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Profumo d’anice per questo casatiello dolce.Il profumo della casa d’origine della mia mamma,lì nel
Casertano.C’è chi usa il liquore Strega,chi il rum,chi solo il profumo d’agrumi o fior d’arancio,ma una cosa accomuna tutti:il sapore antico della tradizione.Da sempre il suo profumo evoca ricordi.Ricordi fatti dei gesti sapienti di una nonna,intenta ad alimentare il carbone nel braciere.Fatti di visi pronti a scambiarsi sorrisi,nonostante le braccia fossero stanche dal tanto impastare.Fatti di stanze spoglie dove però,c’era l’essenziale e che profumavano delle scorze d’arancia buttate lì sul fuoco e che io annusavo estasiata,amando tutto ciò che era spoglio,ma che spoglio non era …Era ricco di verità ,di quella sincerità che solo un dolce non raffinato all’apparenza,non elegante nelle movenze,non leggiadro nella struttura,sa invece donare nel suo essere così concreto e senza fronzoli.L’unico suo vezzo è un cappello di meringa leggera,impreziosita da tanti confettini colorati e dispettosi!
Il casatiello dolce con lievito madre
Ingredients
- Per il primo impasto
- 200 g. di pasta madre rinfrescata o 300 g. di criscito
- 2 uova intere
- 100 g. di zucchero
- acqua q.b
- Per il secondo impasto
- 800 g. di farina 8 uova intere
- 400 g. di zucchero
- 300 g. di sugna o 300 g. di burro
- 1 bicchierino di anice liquore
- la scorza grattata di un’arancia e un limone
- 1 stecca di vaniglia
- 2 cucchiai di liquore strega
- 1 pizzico di sale
- Per la ghiaccia reale
- 300 g. di zucchero a velo
- 1 albume
- due cucchiai di liquore all’anice.
Instructions
- Il giorno prima mescolare ai due liquori la scorza grattata del limone e dell’arancia,i semini della stecca di vaniglia,coprire e lasciare da parte.Per il primo impasto,che di solito preparo alla sera, spezzettare la pasta madre o il criscito nella ciotola della planetaria o semplicemente in una ciotola se si lavorerà a mano.Aggiungere le due uova,lo zucchero,la farina e tanta acqua per ottenere un impasto ancora morbido e piuttosto appiccicoso.Lavorare un pò e coprire con pellicola.Io lo metto nel forno spento con la lucetta accesa.Al mattino,se si usa la planetaria,montare il gancio a spirale e iniziare ad aggiungere le uova gia mescolate da parte.Aggiungerle un pò per volta,alternandole allo zucchero e farina.Lasciare lavorare per una decina di minuti ed iniziare ad aggiungere la sugna morbida un pò per volta.In ultimo unire il pizzico di sale e solo quasi alla fine e cioè quando l’incordatura è quasi totale,aggiungere i liquori con gli aromi.Versare l’impasto lucido e non più appiccicoso sulla spianatoia leggermente imburrata,anche le mani saranno unte appena,in modo da lavorare più agevolmente.Arrotondare l’impasto dopo averlo diviso in due pezzi.Adagiare negli appositi stampi di forma cilindrica o in pirottini di carta come per il panettone.Coprire con pellicola e mettere a lievitare.Ci potrebbe volere anche più di un giorno,deve almeno raddoppiare,poi la lievitazione continuerà e tanto durante la cottura.Infornare a 170°per almeno quaranta minuti,fare comunque la prova stecchino,usando magari quelli per gli spiedini che son molto più lunghi.Sfornare e glassare ancora caldi con la ghiaccia reale e confettini.Per la ghiaccia reale sbattere bene con le fruste l’abume con lo zucchero a velo e l’anice.
Notes
- *la lievitazione è molto lunga data dall’uso del lievito madre e dalla ricchezza dell’impasto.Non deve triplicare di volume,basta che raddoppi almeno,il resto della lievitazione avverrà in cottura.
- * Di solito si usa il criscito,che sarebbe la pasta di riporto fermentata,basta farsene dare un pò dal proprio panettiere.
- * se si usa la pasta madre,è bene rinfrescarla più volte durante il giorno,almeno tre e avendo cura di usare la stessa farina dell’impasto finale.
- *prima del taglio lasciarlo riposare almeno un giorno,meglio due,ne guadagna il sapore che sarà decisamente più marcato e profumato.
E’ un dolce antico,con i propri sapori e la propria tradizione.Ogni famiglia ha la sua ricetta a cui è legata in modo viscerale e che non cambierebbe con nessuna al mondo.Chi lo ama con quel retrogusto un pò acido dato dal criscito,chi un pò più secco,quasi stantio,chi più alto e leggero…insomma si trasforma a seconda dei gusti.E’ un pò come il primo amore,lo si tiene nel cuore,lo si culla nella nostalgia del ricordo,mentre la malinconia è dolce e non fa male…
Ed ora vado…In questi giorni sembro la bella addormentata,sarà la primavera,sarà il cambio dell’ora,sarà che aprile è dolce dormire,sarà quel che sarà …sarà che sto a nvecchià !
Ed ora un bacio e buona settimana santa!
20 comments
Damiana questo casatiello è bellissimoooooo
che meraviglia cara damiana !!!conoscevo il casatiello salato ma ero all'oscuro di questa bontà …come sempre sei bravissima !!!ti abbraccio con affetto augurandoti una serena e felice Pasqua…
Appena ho visto la foto ho pensato a una cattedrale 🙂
Adoro l'anice, lo metterei ovunque sia in semi che in aroma quindi….il tuo è sicuramente il migliore che abbia visto in questi giorni. Vedo che ti sei lanciata con i lievitati. Però potresti anche chiamare le amiche!!
PS: mannaggia ecco dove andava San Tommaso quando diceva che usciva per una sigaretta. Vabbè se mi tradisce con te potrei anche perdonarlo
un dolce della tradizione,che esplode oltre che di bonta',di teneri ricordi!!
e la maestria delle tue mani,l'ha reso ancora piu' prezioso!!non dovessimo rileggerci,ti auguro una felicissima Pasqua,con i tuoi cari,bellezza del mio cuor!!n'abbraccio grann assai!!^__^
Oddio che bello, sei vulcanica!!!! Io (se riesco) farò la pastiera… almeno ci provo 🙂
Complimenti e un bacione enorme!!!!!
è una vera bonta'..lo faccio anche io
baci e Buona Pasqua a te e Famiglia!!
sei ufficialmente il mio mito! ok! è deciso! 🙂
Che bella fettona. .. .gnammy! !!
Sento odore di cose buone, sento profumo di casa, sento la gentile accoglienza di un'amica, vedo un meraviglioso casatiello. Brava Dami, lo sai che con queste ricette mi emozioni sempre.
Un bacio grande grande
CHE BELLE LE RICETTE TRADIZIONALI, QUANTI RICORDI…MI HAI FATTO SOGNARE CON IL TUO DOLCE E LE TUE PAROLE, BRAVISSIMA!!!!BACI SABRY
queste sono le ricette più buone, più belle, più tutto, perchè sanno di amore e di famiglia. Veramente goloso con quei confettini che riempiono di gioia solo a guardarlo. Un bacione e buona settimana anche a te.
ah, quel cappello…è il perfetto coronamento a cotanta delizia!
Che voglia di assaggiarlo, amica mia………
bacioni grandissimi
che peccato non conoscere questa tradizione e non immaginare nemmeno da lontano il sapore e il profumo di questa meraviglia. Meno male esistono i blog, come il tuo. un abbraccio sincero e un auguri di Buona Pasqua
E' bellissimo!!!
Un abbraccio
Bellissimo e colorato Damiana! Io non l'ho mai fatto, ma l'ho visto in giro su tantissimi blog. Ho quasi la tentazione, ma sto colombando di quà e di là per amici e parenti 😀 Però me la segno… brava
L'ho assaggiato anni fa.. ma mai fatto!!!! Il tuo è meraviglioso!!!!! un bacione grandissimo 🙂
Semplicemente incantevole, golosissimo!!!
Una ricetta impeccabile che mantiene il legame nel tempo con antichi sapori e tradizioni autentiche, attraverso preziose preparazioni, ricche di profumi e di affetto, assolutamente da tramandare e da non perdere.
Bravissima, è sempre un piacere leggerti.. Un abbraccio <3
Sempre bellissimi ed ottimi questi dolci della nostra tradizione pasquale.
Fabio
Damiana questi dolci della tradizione così autentici e così legati ai ricordi sono quelli più buoni per l'anima. Ogni famiglia ha la sua ricetta, i suoi profumi e sui ricordi belli da portare in tavola insieme a questa meraviglia…il tuo casi è il fidanzato perfetto per il mio…matrimonio avvenuto 🙂
Baciooo
Ciao…volevochiederti una cosa…negli ingredienti del primo impasto manca la quantita’ della farina vero??stavo apprestandomi a farla ma mi sono accorta di qsto…